Le scelte di iscrizione all’università durante la pandemia COVID-19

Le scelte di iscrizione all’università durante la pandemia COVID-19

Marialuisa Stazio

 

Abstract

Nell’ultimo decennio, dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021, gli iscritti alle università italiane subiscono una lieve diminuzione (-1,57%).

Le variazioni degli iscritti dal 2010/2011 al 2021/2020 sono così ripartite: -8,14% nelle università statali; +12,54% nelle università non statali; +240,86% nelle università telematiche.

Considerando l’andamento delle iscrizioni non ancora influenzate dalla pandemia COVID19, dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2019/2020 registriamo: -10,10% iscritti alle università statali; +9,48% iscritti alle università non statali; +257,87% iscritti alle università telematiche; per un totale di -3,18% iscritti alle università italiane dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2019/2020.

Notiamo quindi che durante la pandemia, dall’anno accademico 2019/2020 al 2020/2021, gli iscritti alle università italiane sono cresciuti del 1,66%, con una ripresa delle iscrizioni nelle università statali (+2,18%) e non statali (+2,80%) e un decremento di iscritti alle telematiche (-4,75%).

Questo recupero di iscritti delle università statali e non statali “in presenza” – sia pur avvenuto in un momento in cui la didattica era erogata “a distanza” e forse ascrivibile proprio a questa circostanza – riguarda tutte le aree geografiche, fatta eccezione per le università non statali del Sud e delle Isole (-1,39%).

Bisogna però notare che questa ripresa si innesta su andamenti storici ben differenti nelle diverse aree geografiche del Paese. Infatti la decrescita delle iscrizioni nel decennio dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 non solo riguarda il solo sistema universitario statale ma anche, all’interno di esso, si declina in crescite di diversa entità di iscritti alle università del Nord-Est (+3,82%) e soprattutto del Nord-Ovest (+11,82%) e in diminuzioni diversamente marcate nelle università del Centro (-10,73%), del Sud (-21,39%) e delle Isole (-26,44%).

Nella più generale «decrescita differenziata» dell’università italiana, le iscrizioni decrescono diversamente anche per genere. Dall’anno accademico 2010/11 al 2020/21, le variazioni -2,81% iscritte e +0,07% iscritti.

Nondimeno la composizione di genere degli iscritti è storicamente a prevalenza femminile, e ancora nell’anno accademico 2020/2021 le iscritte sono il 56,27% del totale degli iscritti. Inoltre, la variazione percentuale delle iscrizioni non ancora influenzate dalla pandemia – dall’anno accademico 2010/11 al 2019/20 – era stata -5,61% iscritte e +0,04% iscritti (totale -3,18%). Durante la pandemia, le iscritte sono dunque aumentate più degli iscritti (o, nel caso delle università delle università telematiche con sede legale al Centro, sono diminuite meno degli iscritti).

Infine, negli andamenti delle iscrizioni per genere va considerata la “femminilizzazione” delle università telematiche, che da un 34,07% di iscritte nell’anno accademico 2010/2011 sono passate a un 48,78% di iscritte nel 2020/2021. Infatti, nell’intero decennio preso in considerazione, scorporando le iscrizioni alle università telematiche possiamo osservare che nelle sole università statali e non statali “in presenza” la differenza di decrescita delle iscritte (-7,95%) rispetto a quella degli iscritti (-5,61%) appare maggiore di quasi due punti percentuali di quella calcolata sui dati aggregati.       

 

Premessa

Secondo la definizione fornita nel Portale dei dati dell’Istruzione Superiore, «sono considerati iscritti gli studenti che al 31 luglio dell’anno accademico (…) risultano iscritti al corso di studi. Rientrano in questa definizione anche coloro che hanno conseguito il titolo prima del 31 luglio dell’anno (…) purché iscritti all’anno accademico (…) . Sono esclusi invece tutti coloro che sono usciti dal sistema universitario prima del 31 luglio dell’anno (…) per rinuncia, decesso, sospensione o altri motivi».

 

Fino al 2013, i dati erano raccolti con una rilevazione statistica presso gli atenei tramite l’utilizzo di un sistema informatizzato di raccolta e trasmissione di dati, disponibile sul sito del Ministero. A partire dall’anno accademico 2012/2013, i dati sugli iscritti sono raccolti dall’Anagrafe Nazionale Studenti (ANS). I dati presenti in ANS sono inviati mensilmente dagli Atenei, e possono variare ad ogni aggiornamento mensile. Alla data del 31 luglio di ciascun anno, assunta convenzionalmente come fine dell’anno accademico, i dati ufficiali estratti da ANS e validati statisticamente, sono consultabili al sito dell’Ufficio Statistica e Studi del Ministero dell’Università e della Ricerca.

 

Da questo sito il 5 novembre 2021 sono stati scaricati i file utilizzati in questo documento: il file Numero di studenti che si sono iscritti per anno accademico di immatricolazione – serie storica a partire dall’anno accademico 1998/99 e il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 dalla cui elaborazione deriva la nostra tabella Pivot 2 – novembre 2021 – Fonte “USTAT-Miur” – Dati sugli iscritti alle classi di laurea triennali e magistrali delle università statali e non statali italiane – Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Dal primo di questi due documenti si evince che i dati rilasciati dal 2010/2011 in poi risultano aggiornati in base a nuovi dati forniti nel mese di marzo 2021dall’Anagrafe Nazionale Studenti (ANS).

 

Tuttavia ci corre l’obbligo di segnalare che da un anno all’altro i file contenenti i dati sugli iscritti differiscono non soltanto – come ovvio – per l’aggiunta dei dati dell’ultimo anno di rilevazione. Infatti ogni anno è dato di trovare variazioni nei dati in tutti gli anni di rilevazione, a partire dall’anno accademico 2010/2011. Infatti nei file scaricati a novembre 2020 gli iscritti alle università italiane nell’anno accademico 2010/2011 risultano essere 1.815.592, in quelli scaricati a luglio 2021 gli iscritti alle università italiane nell’anno accademico 2010/2011 diventano 1.820.612 (cfr. con il nostro documento I dati sugli iscritti nel Portale dei dati dell’Istruzione superiore). Nel file scaricato a novembre 2021, infine, gli iscritti alle università italiane nell’anno accademico 2010/2011 aumentano ancora a 1.821.818.[1] Nel Portale i file vengono semplicemente sostituiti e dei file più vecchi non rimane traccia se non per “distrazioni” documentate nel luglio 2021 nel nostro I dati sugli iscritti nel Portale dei dati dell’Istruzione superiore. Inoltre l’utente non è avvertito in alcun modo dell’avvenuta sostituzione del file, né delle variazioni dei dati in essi contenuti, né tantomeno delle motivazioni dell’avvenuta sostituzione.

 

Abbiamo potuto riscontrare queste discrepanze nel corso del nostro lavoro. I primi file denominati Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 e Numero di studenti che si sono iscritti per anno accademico di immatricolazione – serie storica a partire dall’anno accademico 1998/99, li abbiamo scaricati a novembre 2020, ed ovviamente contenevano soltanto dati fino all’anno anno accademico 2019/2020. Questi file sono stati utilizzati per le elaborazioni contenute nel documento 2008-2020. Rapporto sull’università italiana pubblicato nel sito UnRest-Net.

Nel luglio 2021, per aggiornare il nostro sito, abbiamo scaricato i due file sunnominati riscontrando alcune notevoli discrepanze con i file precedentemente utilizzati e segnalandole nel documento Gli iscritti secondo i dati forniti nel Portale dei dati dell’Istruzione Superiore nel 2021. Dalla elaborazione del file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 risulta inoltre la tabella ora rinominata Pivot 2 – luglio 2021 – Fonte “USTAT-Miur” – Dati sugli iscritti alle classi di laurea triennali e magistrali delle università statali e non statali italiane – Anni accademici 2010/2011-2020/2021.[2]

Infine il 5 novembre 2021, prima di utilizzare i dati per riflessioni più approfondite abbiamo voluto controllare  ancora una volta.  Abbiamo dunque scaricato i file utilizzati in questo documento, e abbiamo dovuto riscontrare notevoli discrepanze con i dati scaricati a luglio.

Nel documento qui di seguito abbiamo segnalato in nota alcune delle differenze fra i dati scaricati a novembre 2020, a luglio 2021 e a novembre 2021.

 

Data la provvisorietà permanente di tutti i dati relativi agli iscritti, l’elaborazione dei dati dei file scaricati a novembre 2021 è, pertanto, da considerarsi indicativa di alcune tendenze, ma ancora incerta e provvisoria riguardo ai totali e alle percentuali.

 

1. Iscritti serie storica

Cominciamo dai dati della nuova serie storica disponibile nel Portale dei dati dell’Istruzione Superiore.[3]

 

Tabella 1. Numero di iscritti per anno accademico di immatricolazione e per genere. Anni accademici 1998/1999-2020/2021. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Anno Accademico

Iscritti

Iscritte

Totale

Percentuale Iscritti

Percentuale Iscritte

2020/2021

784.101

1.009.109

1.793.210

43,73%

56,27%

2019/2020

783.907

979.988

1.763.895

44,44%

55,56%

2018/2019

767.666

954.450

1.722.116

44,58%

55,42%

2017/2018

756.023

938.801

1.694.824

44,61%

55,39%

2016/2017

741.220

926.971

1.668.191

44,43%

55,57%

2015/2016

727.457

924.036

1.651.493

44,05%

55,95%

2014/2015

727.945

938.516

1.666.461

43,68%

56,32%

2013/2014

734.134

954.947

1.689.081

43,46%

56,54%

2012/2013

742.698

981.068

1.723.766

43,09%

56,91%

2011/2012

762.268

1.013.661

1.775.929

42,92%

57,08%

2010/2011

783.577

1.038.241

1.821.818

43,01%

56,99%

2009/2010

769.813

1.029.457

1.799.270

42,78%

57,22%

2008/2009

776.234

1.036.027

1.812.261

42,83%

57,17%

2007/2008

780.567

1.028.932

1.809.499

43,14%

56,86%

2006/2007

786.634

1.023.467

1.810.101

43,46%

56,54%

2005/2006

796.052

1.027.696

1.823.748

43,65%

56,35%

2004/2005

799.664

1.020.557

1.820.221

43,93%

56,07%

2003/2004

801.323

1.012.725

1.814.048

44,17%

55,83%

2002/2003

779.324

988.971

1.768.295

44,07%

55,93%

2001/2002

758.451

964.006

1.722.457

44,03%

55,97%

2000/2001

745.441

943.363

1.688.804

44,14%

55,86%

1999/2000

746.726

927.234

1.673.960

44,61%

55,39%

1998/1999

771.347

944.380

1.715.727

44,96%

55,04%

Variazione % 1998-2020

+1,65%

+6,85%

+4,52%

 

 

Variazione % 2010-2020

+0,07%

-2,81%

-1,57%

 

 

Variazione % 2010-2019

+0,04%

-5,61%

-3,18%

 

 

Variazione % 2019-2020

+0,02%

+2,97%

+1,66%

 

 

 

Osserviamo i dati dell’ultimo decennio, dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021. In questo arco di tempo gli iscritti diminuiscono del 1,57%.

L’anno accademico di picco negativo delle iscrizioni femminili e maschili è il 2015/2016, quando abbiamo un -11% di iscrizioni femminili rispetto al 2010/2011 e un -7,16% di iscrizioni maschili rispetto al 2010/2011 (tot. – 9,35%).                  

Dal 2015/2016 al 2020/2021 le iscrizioni risalgono dell’8,58%: +9,21% quelle femminili; +7,79% quelle maschili.

Le iscrizioni decrescono e crescono dunque diversamente per genere. Dall’anno accademico 2010/11 al 2020/21, le variazioni degli iscritti sono state: -2,81% le iscritte; -0,07% gli iscritti.

 

Tuttavia la variazione percentuale delle iscrizioni non ancora influenzate dalla pandemia – dall’anno accademico 2010/11 al 2019/20 – risulta essere: -5,61% iscritte e +0,04% iscritti (totale -3,18%).[4]

Durante la pandemia, le iscritte sono dunque aumentate più degli iscritti.

 

La composizione di genere degli iscritti vede storicamente una prevalenza delle donne sugli uomini. Tale prevalenza permane: nell’anno accademico 2020/2021 le iscritte sono il 56,27% del totale degli iscritti (nell’anno accademico 2010/2011 erano il 56,99%).

 

2. Iscritti nell’ultimo decennio per area geografica

Osserviamo ora in maniera più articolata i dati dell’ultimo decennio, dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021, usando i dati contenuti nel nuovo file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11[5] scaricato il 5 novembre 2021 dal  Portale dei dati dell’istruzione superiore .

Cominciamo l’esame per area geografica.

 

Tabella 2. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università italiane per area geografica. Valori assoluti. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

Anno Accademico

NORD-EST

NORD-OVEST

CENTRO

SUD

ISOLE

TOTALE

2010/2011

312912

399787

459747

449981

199391

1821818

2011/2012

307879

399339

447266

433996

187449

1775929

2012/2013

299078

395310

433925

417699

177754

1723766

2013/2014

293409

394884

424689

407971

168128

1689081

2014/2015

289660

397874

422260

396442

160225

1666461

2015/2016

291658

400388

422273

383699

153475

1651493

2016/2017

294471

410314

429979

382945

150482

1668191

2017/2018

302270

425080

433338

386348

147788

1694824

2018/2019

307886

435491

442478

391982

144279

1722116

2019/2020

314469

453579

449428

401905

144514

1763895

2020/2021

325625

472884

431033

416718

146950

1793210

Variaz. % 2010-2020

+4,06%

+18,28%

-6,25%

-7,39%

-26,30%

-1,57%

Variaz. % 2010-2019

+0,50%

+13,46%

-2,24%

-10,68%

-27,52%

-3,18%

Variaz. % 2019-2020

+3,55%

+4,26%

-4,09%

+3,69%

+1,69%

+1,66%

 

Nel decennio considerato, il calo di iscritti totale, osservato in termini di iscrizioni nelle aree geografiche del Paese, si declina in crescite di diversa entità iscritti nelle università del Nord-Est e del Nord-Ovest e in diminuzioni diversamente marcate nelle università del Centro, del Sud e delle Isole.

 

Nella figura seguente (Figura 1.), la rappresentazione grafica di due momenti dell’andamento degli iscritti nell’università italiana, che evidenzia il mutamento del peso percentuale degli iscritti delle diverse aree sul totale.

 

 

 Figura 1. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università italiane per area. Valori percentuali. Anni accademici 2010/2011 e 2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

3. Iscritti per tipologia dell’ateneo

Se osserviamo i dati più in profondità ci rendiamo conto che questi spostamenti di iscritti sono tanto geografici quanto riguardanti le tipologie di ateneo. Prendiamo allora in considerazione l’andamento delle iscrizioni nelle università statali e in quelle non statali, scorporando da queste ultime le università telematiche.

 

Tabella 3. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università italiane statali, non statali e telematiche. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Anno Accademico

Università statali

Università non statali

Università telematiche

Totale

2010/2011

1680510

101685

39623

1821818

2011/2012

1636097

99632

40200

1775929

2012/2013

1580194

98242

45330

1723766

2013/2014

1539841

97045

52195

1689081

2014/2015

1514697

97209

54555

1666461

2015/2016

1489761

99192

62540

1651493

2016/2017

1490635

101265

76291

1668191

2017/2018

1497638

104646

92540

1694824

2018/2019

1499796

107879

114441

1722116

2019/2020

1510773

111324

141798

1763895

2020/2021

1543717

114436

135057

1793210

Variazioni % 2010-2020

-8,14%

+12,54%

+240,86%

-1,57%

Variazioni % 2010-2019

-10,10%

+9,48%

+257,87%

-3,18%

Variazioni % 2019-2020

+2,18%

+2,80%

-4,75%

-1,66%

 

Il calo totale degli iscritti non interessa tutte le tipologie di università. Se nell’ultimo decennio, dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021, gli iscritti alle università italiane sono diminuiti dell’1,57%, questa decrescita, così come altre che riguardano l’intero sistema universitario, interessa il solo sistema universitario statale, malgrado l’andamento di segno positivo riscontrato durante la pandemia (+2,18% dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021).

Nel periodo preso in esame, è tuttavia particolarmente notevole il ridimensionamento delle università telematiche, la cui crescita di iscrizioni dall’anno accademico 2010/2011 è stata tale da portarle, già dal 2018/2019, a raccogliere un numero di iscritti superiore a quelli delle università non statali “in presenza”. Nella tabella seguente, la distribuzione percentuale degli iscritti nelle diverse tipologie di università e le variazioni di punti percentuali.

 

Tabella 4. Variazioni percentuali sui totali degli iscritti alle università statali, non statali e telematiche. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Anno Accademico

Università statali

Università non statali

Università telematiche

2010/2011

92,24%

5,58%

2,17%

2011/2012

92,13%

5,61%

2,26%

2012/2013

91,67%

5,70%

2,63%

2013/2014

91,16%

5,75%

3,09%

2014/2015

90,89%

5,83%

3,27%

2015/2016

90,21%

6,01%

3,79%

2016/2017

89,36%

6,07%

4,57%

2017/2018

88,37%

6,17%

5,46%

2018/2019

87,09%

6,26%

6,65%

2019/2020

85,65%

6,31%

8,04%

2020/2021

86,09%

6,38%

7,53%

Variazione punti percentuali 2010- 2020

-6,16

+0,80

+5,36

Variazione punti percentuali 2010- 2019

-6,59

+0,73

+5,86

Variazione punti percentuali 2019- 2020

+0,44

+0,07

-0,51

 

4. Iscritti per tipologia dell’ateneo e area geografica

Vediamo ora come questi incrementi e decrementi si sono articolati per tipologia di ateneo e per area geografica. Iniziamo ad esaminare gli atenei statali.

 

Tabella 5. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali italiane per area geografica. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università statali

Anno Accademico

Nord Est

Nord Ovest

Centro

Sud

Isole

Totale

2010/2011

309723

331461

415214

430950

193162

1680510

2011/2012

305049

331603

400288

417860

181297

1636097

2012/2013

296319

328478

382496

401139

171762

1580194

2013/2014

290757

328422

370485

388075

162102

1539841

2014/2015

286902

330595

368265

374668

154267

1514697

2015/2016

288630

332049

362144

359252

147686

1489761

2016/2017

291178

339178

363998

351313

144968

1490635

2017/2018

298589

349209

362283

344950

142607

1497638

2018/2019

304129

352736

362799

340673

139459

1499796

2019/2020

310515

362006

362532

335964

139756

1510773

2020/2021

321563

370648

370642

338775

142089

1543717

Variaz.% 2010/2020

+3,82%

+11,82%

-10,73%

-21,39%

-26,44%

-8,14%

Variaz.% 2010/2019

+0,26%

+9,22%

-12,69%

-22,04%

-27,65%

-10,10%

Variaz.% 2019/2020

+3,56%

+2,39%

+2,24%

+0,84%

+1,67%

+2,18%

 

4.1. Università statali per grandezza dell’ateneo e area geografica

Decliniamo ulteriormente incrementi e decrementi nelle iscrizioni prendendo in esame la grandezza delle università, che abbiamo determinata in conformità ai criteri utilizzati dal Censis nella Classifica delle Università italiane, dividendo gli atenei statali fra Mega Atenei (oltre 40.000 iscritti), Grandi Atenei (tra 20.000 e 40.000 iscritti), Medi Atenei (tra 10.000 e 20.000 iscritti), Piccoli Atenei (fino a 10.000 iscritti). Contrariamente a quanto fa il Censis, in questa elaborazione abbiamo conteggiato i Politecnici fra le altre università, accorpandoli con la categoria corrispondente al loro numero di iscritti.

Vediamo ora le università Statali del Nord. Per brevità, abbiamo accorpato il Nord Est e il Nord Ovest.

 

Tabella 6. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali del Nord Italia. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università statali del Nord

Anno Accademico

MEGA

GRANDI

MEDIE

PICCOLE

TOTALE

2010/2011

306915

242388

85847

6034

641184

2011/2012

306077

240198

84748

5629

636652

2012/2013

302727

234507

82384

5179

624797

2013/2014

301679

231665

81109

4726

619179

2014/2015

302191

230299

80494

4513

617497

2015/2016

303868

232761

79788

4262

620679

2016/2017

307078

238154

80984

4140

630356

2017/2018

313458

247909

82436

3995

647798

2018/2019

315874

253016

84014

3961

656865

2019/2020

321534

261138

86040

3809

672521

2020/2021

330470

270023

87774

3944

692211

Variaz.% 2010/2020

+7,67%

+11,40%

+2,24%

-34,64%

+7,96%

Variaz.% 2010/2019

+4,76%

+7,74%

+0,22%

-36,87%

+4,89%

Variaz.% 2019/2020

+2,78%

+3,40%

+2,02%

+3,54%

+2,93%

 

Riguardo alle università del Nord, possiamo così osservare che gli incrementi di iscritti più consistenti – tanto in generale, quanto durante la pandemia – si riscontrano nelle Grandi università, seguite dalle Mega università. Incrementi decisamente più modesti nelle Medie università, soprattutto per quanto riguarda l’intero decennio. Malgrado una ripresa delle iscrizioni durante la pandemia, si registra viceversa un forte decremento delle iscrizioni nell’unica Piccola università del Nord, la IUAV di Venezia, che il Censis annovera tra i Politecnici.

 

Osserviamo ora gli andamenti delle iscrizioni delle università statali del Centro Italia. Nel decennio dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 registriamo soltanto andamenti negativi: più marcati nelle Piccole, nelle Grandi e nelle Mega università, meno forti ma comunque rilevanti nelle Medie università. Durante la pandemia, tuttavia, dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021 possiamo riscontrare un buon recupero degli iscritti nelle Grandi università, e rimonte più lievi  nelle Medie, Mega e Piccole università.

 

Tabella 7. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali del Centro Italia. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università statali del Centro

Anno Accademico

MEGA

GRANDI

MEDIE

PICCOLE

TOTALE

2010/2011

225157

97529

49355

43173

415214

2011/2012

215416

94829

49079

40964

400288

2012/2013

205783

91740

46700

38273

382496

2013/2014

198931

88897

45421

37236

370485

2014/2015

198694

87458

45320

36793

368265

2015/2016

195174

85152

44953

36865

362144

2016/2017

196669

84921

44713

37695

363998

2017/2018

196304

83553

45074

37352

362283

2018/2019

197943

82511

44957

37388

362799

2019/2020

199774

81186

44978

36594

362532

2020/2021

201946

85913

45979

36804

370642

Variaz.% 2010/2020

-10,31%

-11,91%

-6,84%

-14,75%

-10,73%

Variaz.% 2010/2019

-11,27%

-16,76%

-8,87%

-15,24%

-12,69%

Variaz.% 2019/2020

+1,09%

+5,82%

+2,23%

+0,57%

+2,24%

 

Osserviamo ora gli andamenti delle iscrizioni delle università statali del Sud e delle Isole. Anche qui, nel decennio dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 registriamo soltanto decrementi ed anche molto marcati: molto rilevanti nelle Piccole e nelle Grandi università, meno forti ma comunque molto rilevanti nelle Mega università, ma ben sotto la media nelle Medie. La variazione percentuale delle iscrizioni influenzate dalla pandemia – dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021 – registra un buon recupero degli iscritti nelle Medie università e uno più lieve nelle Mega università, e un ulteriore lieve decremento nelle Piccole.

 

Tabella 8. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali del Sud e delle Isole. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università Statali del Sud e delle Isole

Anno Accademico

MEGA

GRANDI

MEDIE

PICCOLE

TOTALE

2010/2011

200437

256945

112500

54230

624112

2011/2012

193147

246536

107561

51913

599157

2012/2013

183810

236150

104451

48490

572901

2013/2014

176973

224902

102277

46025

550177

2014/2015

171753

216326

97371

43485

528935

2015/2016

164664

209000

91641

41633

506938

2016/2017

160986

204531

90355

40409

496281

2017/2018

157861

200748

89754

39194

487557

2018/2019

156852

194999

90153

38128

480132

2019/2020

157038

190954

90217

37511

475720

2020/2021

159343

190962

93300

37259

480864

Variaz.% 2010/2020

-20,50%

-25,68%

-17,07%

-31,29%

-22,95%

Variaz.% 2010/2019

-21,65%

-25,68%

-19,81%

-30,83%

-23,78%

Variaz.% 2019/2020

+1,47%

0,00%

+3,42%

-0,67%

+1,08%

 

Abbiamo disaggregato il Sud continentale dalle Isole, che abbiamo a loro volta considerato separatamente. La situazione appare così ulteriormente articolata.

 

Tabella 9. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali del Sud continentale. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università Statali del Sud Continentale

Anno Accademico

MEGA

GRANDE

MEDIA

PICCOLA

TOTALE

2010/2011

145683

133752

97285

54230

430950

2011/2012

142466

130514

92967

51913

417860

2012/2013

136580

125604

90465

48490

401139

2013/2014

132301

120804

88945

46025

388075

2014/2015

129293

117369

84521

43485

374668

2015/2016

124483

113954

79182

41633

359252

2016/2017

121158

112273

77473

40409

351313

2017/2018

118549

110573

76634

39194

344950

2018/2019

117383

108250

76912

38128

340673

2019/2020

116331

105185

76937

37511

335964

2020/2021

117348

104375

79793

37259

338775

Variaz.% 2010/2020

-19,45%

-21,96%

-17,98%

-31,29%

-21,39%

Variaz.% 2010/2019

-20,15%

-21,36%

-20,92%

-30,83%

-22,04%

Variaz.% 2019/2020

+0,87%

-0,77%

+3,71%

-0,67%

+0,84%

 

Cominciamo dal notare che le Piccole università, con la loro alta percentuale di decremento, sono ubicate esclusivamente nel Sud continentale. Vediamo, inoltre, che scorporando le isole il decremento percentuale nel decennio cala di oltre 1,5 punti. Rispetto ai dati aggregati Sud e Isole, nel solo Sud continentale decrescono meno le Grandi e le Mega università, mentre le Medie decrescono in maniera leggermente più marcata.

Per quanto riguarda le Isole, è opportuno disaggregare ancora la Sicilia dalla Sardegna, poiché le due Isole presentano andamenti un po’ differenti.

In Sicilia la Mega università di Palermo dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 ha registrato un -23,30%. Infatti, durante la pandemia le iscrizioni sono salite del 3,16% rispetto all’anno precedente, in cui la Mega università registrava una perdita di iscritti del 25,65% dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2019/2020.

Le due Grandi università di Messina e di Catania dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 hanno registrato un -31,55%.

 

Tabella 10. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali della Sicilia. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università Statali della Sicilia

Anno Accademico

Palermo

Catania

Messina

Totale

2010/2011

54754

57763

32449

144966

2011/2012

50681

53972

31148

135801

2012/2013

47230

52591

28984

128805

2013/2014

44672

49670

26614

120956

2014/2015

42460

46765

25530

114755

2015/2016

40181

45137

23677

108995

2016/2017

39828

43418

22859

106105

2017/2018

39312

42075

22937

104324

2018/2019

39469

39452

22453

101374

2019/2020

40707

38014

22590

101311

2020/2021

41995

38183

23565

103743

Variaz.% 2010/2020

-23,30%

-33,90%

-27,38%

-28,44%

Variaz.% 2010/2019

-25,65%

-34,19%

-30,38%

-30,11%

Variaz.% 2019/2020

+3,16%

+0,44%

+4,32%

+2,40%

 

In realtà, però, disaggregando i dati delle due Grandi università siciliane, possiamo notare che l’Università di Messina ha nel decennio un decremento del 27,38% e che durante la pandemia, dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021, ha un incremento di iscritti piuttosto rilevante (+4,32%), mentre l’università di Catania – che nel decennio ha avuto un decremento di circa il 34% ed è uscita dal novero delle Mega università già dall’anno accademico 2018/2019 – registra durante la pandemia un incremento di iscritti inferiore al mezzo punto percentuale.

 

In Sardegna, nella Grande università di Cagliari l’andamento delle iscrizioni nel decennio dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 fa registrare un -24,69%. Durante la pandemia, dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021, possiamo notare un ulteriore decremento (-1,30%).

Nella Media università di Sassari l’andamento delle iscrizioni dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 fa registrare un decremento più lieve (-11,23%), risultato cui contribuisce anche l’incremento del 1,71% registrato durante la pandemia, dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021.

 

Tabella 11. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali della Sardegna. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università Statali della Sardegna

Anno Accademico

Cagliari

Sassari

Totale

2010/2011

32981

15215

48196

2011/2012

30902

14594

45496

2012/2013

28971

13986

42957

2013/2014

27814

13332

41146

2014/2015

26662

12850

39512

2015/2016

26232

12459

38691

2016/2017

25981

12882

38863

2017/2018

25163

13120

38283

2018/2019

24844

13241

38085

2019/2020

25165

13280

38445

2020/2021

24839

13507

38346

Variaz.% 2010/2020

-24,69%

-11,23%

-20,44%

Variaz.% 2010/2019

-23,70%

-12,72%

-20,23%

Variaz.% 2019/2020

-1,30%

+1,71%

-0,26%

 

In conclusione, nell’andamento delle iscrizioni delle università statali, ci pare di cogliere una particolare sofferenza delle Piccole università, i cui numero di iscritti – dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 – registra a livello nazionale un decremento notevole -24,59% (+0,12% dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021), che a sua volta si declina in un risultato del -34,64% al Nord,  del -14,75% al Centro e del -31,29% nel Sud continentale.

 

Segnaliamo che al Centro il decremento totale degli iscritti alle Piccole università va articolato in incrementi e decrementi, che vanno dal +229,22% dell’Università Stranieri di Siena nel decennio dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 (+3,32%, durante la pandemia, dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021), al -35,55% dell’Università di Cassino dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 (-0,82% dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021).

 

Nel Sud continentale il decremento totale delle Piccole università va articolato in un range che va dal -16,39%dell’Università del Molise nell’arco dell’intero decennio (con un +0,66% durante la pandemia, dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021) al -50,63% dell’Università di Reggio Calabria dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021, con un -0,21% durante la pandemia.

 

4.2. Università non statali per grandezza dell’ateneo e area geografica

Come abbiamo visto, nell’ultimo decennio possiamo riscontrare di una crescita delle iscrizioni alle università non statali (+12,54%). Il trend si conferma durante la pandemia (+2,80% dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021, crescita abbastanza in linea con l’andamento di crescita annua degli iscritti registrato dall’anno accademico 2017/2018).

 

Vediamo ora come, articolando questi incrementi per area geografica, emergano dinamiche fra loro piuttosto differenti.

 

Tabella 12. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università non statali italiane. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università non Statali

Anno Accademico

Nord Est

Nord Ovest

Centro

Sud

Isole

Totale

2010/2011

3189

62115

17980

12172

6229

101685

2011/2012

2830

60985

18052

11613

6152

99632

2012/2013

2759

60679

17784

11028

5992

98242

2013/2014

2652

59738

18484

10145

6026

97045

2014/2015

2758

59615

18742

10136

5958

97209

2015/2016

3028

60476

19593

10306

5789

99192

2016/2017

3293

62045

19947

10466

5514

101265

2017/2018

3681

64489

20653

10642

5181

104646

2018/2019

3757

67097

21706

10499

4820

107879

2019/2020

3954

69624

22331

10657

4758

111324

2020/2021

4062

71424

23580

10509

4861

114436

Variaz.% 2010/2020

+27,38%

+14,99%

+31,15%

-13,66%

-21,96%

+12,54%

Variaz.% 2010/2019

+23,99%

+12,09%

+24,20%

-12,45%

-23,62%

+9,48%

Variaz.% 2019/2020

+2,73%

+2,59%

+5,59%

-1,39%

+2,16%

+2,80%

 

In effetti, la crescita complessiva degli iscritti alle università non statali nell’ultimo decennio si compone di crescite di iscrizioni alle università non statali del Nord e del Centro e di diminuzioni di iscrizioni alle università non statali del Sud e delle Isole.

Durante la pandemia, dall’anno accademico 2019/20 all’anno accademico 2020/2021, guadagnano iscritti le università non statali del Nord, del Centro e delle Isole. Le università del Sud viceversa registrano un addizionale decremento degli iscritti.

 

Possiamo ulteriormente declinare questi incrementi e decrementi prendendo in esame la grandezza delle università, che abbiamo determinata in conformità ai criteri utilizzati dal Censis nella Classifica delle Università italiane, dividendo gli atenei non statali fra Grandi Atenei (oltre 10.000 iscritti), Medi Atenei (da 5.000 a 10.000 iscritti), Piccoli Atenei (fino a 5.000 iscritti).

 

Vediamo quindi le università non statali del Nord.

 

Tabella 13. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università non statali del Nord Italia. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università non Statali del Nord

Anno Accademico

NORD EST Piccole

NORD OVEST Grandi

NORD OVEST Medie

NORD OVEST Piccole

Totale

2010/2011

3189

52381

4458

5276

65304

2011/2012

2830

51323

4386

5276

63815

2012/2013

2759

51199

4246

5234

63438

2013/2014

2652

50355

4199

5184

62390

2014/2015

2758

49769

4318

5528

62373

2015/2016

3028

49752

4664

6060

63504

2016/2017

3293

50428

5216

6401

65338

2017/2018

3681

51929

5732

6828

68170

2018/2019

3757

53424

6251

7422

70854

2019/2020

3954

54820

6786

8018

73578

2020/2021

4062

55411

7088

8925

75486

Variaz.% 2010/2020

+27,38%

+5,78%

+59,00%

+69,16%

+15,59%

Variaz.% 2010/2019

+23,99%

+4,66%

+52,22%

+51,97%

+12,67%

Variaz.% 2019/2020

+2,73%

+1,08%

+4,45%

+11,31%

+2,59%

 

Nell’andamento degli iscritti alle università non statali del Nord nell’ultimo decennio possiamo osservare andamenti piuttosto diversi da quelli delle università statali. Laddove fra le università statali l’IUAV di Venezia perde iscritti, le Piccole università non statali guadagnano invece, durante la pandemia, più iscritti delle altre non statali. Complessivamente le Piccole università dell’intero Nord guadagnano nell’ultimo decennio oltre un 53% di iscrizioni, una performance seconda a quella che delle Medie università non statali del Nord Ovest. Ancora contrariamente alle università statali del Nord – fra le quali gli incrementi di iscritti più consistenti, tanto nel decennio, quanto dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021 si riscontrano nelle Grandi università – le Grandi università non statali del Nord hanno invece l’incremento di iscritti – tanto relativamente al decennio, quanto relativamente all’anno della pandemia – più contenuto nell’area. Nel dettaglio, l’Università Bocconi registra nel decennio un +3,07% e durante la pandemia un piccolo guadagno di iscritti (+0,92%), l’Università Cattolica del Sacro Cuore – che nel decennio preso in esame consegue un incremento di iscritti (+6,70%) che la porta alle dimensioni di una Mega università statale – riporta invece un incremento più rilevante (+1,13%).      

 

Osserviamo ora gli andamenti delle iscrizioni delle università non statali del Centro Italia.

 

Tabella 14. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali del Centro Italia. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università non Statali del Centro

Anno Accademico

Medie

Piccole

Totale

2010/2011

14449

3531

17980

2011/2012

14404

3648

18052

2012/2013

14098

3686

17784

2013/2014

13646

4838

18484

2014/2015

13585

5157

18742

2015/2016

13999

5594

19593

2016/2017

14285

5662

19947

2017/2018

14687

5966

20653

2018/2019

15028

6678

21706

2019/2020

15612

6719

22331

2020/2021

16015

7565

23580

Variaz.% 2010/2020

+10,84%

+114,25%

+31,15%

Variaz.% 2010/2019

+8,05%

+90,29%

+24,20%

Variaz.% 2019/2020

+2,58%

+12,59%

+5,59%

 

Anche fra le iscrizioni alle università non statali del Centro Italia troviamo andamenti differenti rispetto alle università statali. Mentre in queste ultime nell’ultimo decennio registriamo decrementi di iscrizioni più marcati nelle Piccole università e meno forti nelle Medie, nelle università non statali del Centro gli incrementi nelle iscrizioni alle Piccole università sono veramente rilevanti (+114,25%), mentre sono meno marcati nelle Medie. La pandemia non ha frenato questa tendenza e dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021 possiamo riscontrare una consistente crescita di iscritti alle Piccole università non statali (+12,59%) a fronte di un incremento più lieve delle iscrizioni alle Medie (+2,58%).

 

Osserviamo ora gli andamenti delle iscrizioni delle università non statali del Sud e delle Isole.

 

Tabella 15. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università non statali del Sud e delle Isole. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università non Statali del Sud e delle Isole

Anno Accademico

SUD  Medie

SUD  Piccole

ISOLE Piccole

Totale

2010/2011

10470

1702

6229

18401

2011/2012

9794

1819

6152

17765

2012/2013

9030

1998

5992

17020

2013/2014

8079

2066

6026

16171

2014/2015

7983

2153

5958

16094

2015/2016

8105

2201

5789

16095

2016/2017

8146

2320

5514

15980

2017/2018

8229

2413

5181

15823

2018/2019

8217

2282

4820

15319

2019/2020

8364

2293

4758

15415

2020/2021

8336

2173

4861

15370

Variaz.% 2010/2020

-20,38%

+27,67%

-21,96%

-16,47%

Variaz.% 2010/2019

-20,11%

+34,72%

-23,62%

-16,23%

Variaz.% 2019/2020

-0,33%

-5,23%

+2,16%

-0,29%

 

Nell’ultimo decennio registriamo contrazioni piuttosto marcate nelle iscrizioni alle università del Sud e delle Isole (-16,47%).

Più in particolare, riscontriamo i decrementi molto rilevanti (-20,38%) nelle iscrizioni all’unica Media università non statale del Mezzogiorno collocata nel Sud continentale. Viceversa, le Piccole università non statali del Sud continentale ottengono un buon incremento di iscritti (+27,67%), seppur non paragonabile a quello riscontrato nelle altre aree del Paese. Nondimeno, durante la pandemia sperimentano anch’esse un calo di iscrizioni (-5,23%).

Viceversa, l’unica università non statale delle Isole conosce nell’ultimo decennio un decremento di iscrizioni (-21,96%) che nell’anno accademico 2018/2019 la trasforma da Media in Piccola università non statale (meno di 5.000 iscritti). Durante la pandemia, però, contrariamente alle Piccole e Medie università non statali del Sud continentale, ottiene un certo incremento di iscrizioni (+2,16%).

 

4.3. Università telematiche

Veniamo infine a quella che sembrerebbe una battuta d’arresto nella vorticosa ascesa delle università telematiche, le cui iscrizioni – dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2019/2020 – crescono del 257,87%. Già dall’anno accademico 2018/2019 le università telematiche superano in numero di iscritti tutte le altre università non statali messe insieme, passando dal raccogliere il 2,17% degli iscritti alle università italiane (anno accademico 2010/2011) all’8,04% degli iscritti alle università italiane nell’anno accademico 2019/2020 (nello stesso anno accademico le università non statali “in presenza” raccoglievano il 6,31% degli iscritti alle università italiane).

Le iscrizioni alle università telematiche sembrano, tuttavia, influenzate dalla pandemia durante la quale, come abbiamo visto nella Tabella 5, il numero di iscritti alle università telematiche diminuisce per la prima volta nel decennio. Nella seguente tabella, in cui le università telematiche appaiono suddivise in ragione della collocazione geografica della loro sede legale, possiamo tuttavia osservare che decrescono solo le università con sede al Centro.

 

Tabella 16. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università telematiche italiane. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università Telematiche

Anno Accademico

Nord Ovest

Centro

Sud continentale

Totale

2010/2011

6211

26553

6859

39623

2011/2012

6751

28926

4523

40200

2012/2013

6153

33645

5532

45330

2013/2014

6724

35720

9751

52195

2014/2015

7664

35253

11638

54555

2015/2016

7863

40536

14141

62540

2016/2017

9091

46034

21166

76291

2017/2018

11382

50402

30756

92540

2018/2019

15658

57973

40810

114441

2019/2020

21949

64565

55284

141798

2020/2021

30812

36811

67434

135057

Variaz.% 2010/2020

+396,09%

+38,63%

+883,15%

+240,86%

Variaz.% 2010/2019

+253,39%

+143,16%

+706,01%

+257,87%

Variaz.% 2019/2020

+40,38%

-42,99%

+21,98%

-4,75%

 

Nella seguente tabella presentiamo nel dettaglio gli andamenti degli iscritti nel decennio dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021.

 

Tabella 17. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università telematiche italiane per ateneo. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

 

Nord Ovst

Centro

Sud Continentale

Anno Accademico

Novedrate e-Campus

Firenze IUL

Roma  Mercatorum

Roma Marconi

Roma San Raffaele

Roma UNICUSANO

Roma UNINETTUNO

Roma UNITELMA

Benevento – Giustino Fortunato

Napoli Pegaso

Torrevecchia Teatina Leonardo da Vinci

2010/2011

6211

20

232

10171

326

9217

5217

1370

557

5923

379

2011/2012

6751

28

213

10593

439

10065

5917

1671

488

3685

350

2012/2013

6153

24

200

11323

842

11501

8021

1734

486

4720

326

2013/2014

6724

21

251

12273

965

11937

8594

1679

544

8917

290

2014/2015

7664

40

264

8482

1390

14255

9242

1580

626

10805

207

2015/2016

7863

109

283

9529

2043

17262

9820

1490

747

13259

135

2016/2017

9091

196

726

9438

3054

20607

10520

1493

781

20232

153

2017/2018

11382

225

1937

9165

4237

21680

11519

1639

823

29834

99

2018/2019

15658

274

3444

9629

5469

24219

13190

1748

943

39796

71

2019/2020

21949

393

6264

10245

6703

23582

15136

2242

1269

53956

59

2020/2021

30812

671

=

10249

8008

4600

10556

2727

1800

65611

23

Var. % 2019-2020

+40,38%

+70,74%

=

+0,04%

+19,47%

-80,49%

-30,26%

+21,63%

+41,84%

+21,60%

-61,02%

 

In questa tabella possiamo riscontrare uno degli inconvenienti segnalati in Premessa: i dati relativi alle iscrizioni all’anno accademico 2020/2021 della Università Mercatorum paiono non essere pervenuti. Abbiamo provato una simulazione assegnando a questa università un numero di iscritti pari a quello dell’anno precedente: l’influenza sui totali si fa sentire, poiché aumenta il guadagno di iscritti alle università telematiche del decennio, portandolo a +256,66%, e rende il decremento nell’ultimo anno accademico inferiore di oltre 4 punti, portandolo a -0,34%. Più significativi, ovviamente, gli effetti della simulazione sui risultati dell’area: nel decennio il guadagno di iscritti alle università telematiche del Centro aumenterebbe (+62,22%) e il decremento nell’ultimo anno sarebbe minore di una decina di punti (-33,28%).

Per concludere questo paragrafo sugli iscritti alle università telematiche, vorremmo soffermare l’attenzione sul caso di UniPegaso, i cui iscritti dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 sono cresciuti del 1007,73%, portando l’ateneo a un numero di iscritti paragonabile a quelli di un Mega ateneo statale: più di quelli della Statale di Milano, dell’Università di Firenze, di quella di Pisa o di Bari

 

5. Iscritti per genere e area geografica

Guardiamo ora alla composizione di genere degli iscritti nelle aree geografiche.

 

Tabella 18. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università italiane per area geografica e per genere. Valori assoluti. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

 

NORD-EST

NORD-OVEST

CENTRO

SUD

ISOLE

TOTALE

Anno Accademico

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

2010/2011

177923

134989

217824

181963

255356

204391

264569

185412

122569

76822

1038241

783577

2011/2012

175350

132529

217096

182243

248604

198662

257332

176664

115279

72170

1013661

762268

2012/2013

169983

129095

214902

180408

239713

194212

247318

170381

109152

68602

981068

742698

2013/2014

165898

127511

213471

181413

233224

191465

239720

168251

102634

65494

954947

734134

2014/2015

162912

126748

214461

183413

231860

190400

231933

164509

97350

62875

938516

727945

2015/2016

163309

128349

214828

185560

230798

191475

222648

161051

92453

61022

924036

727457

2016/2017

164367

130104

219361

190953

233878

196101

219263

163682

90102

60380

926971

741220

2017/2018

169119

133151

226894

198186

235290

198048

219506

166842

87992

59796

938801

756023

2018/2019

173062

134824

233567

201924

240200

202278

221953

170029

85668

58611

954450

767666

2019/2020

177209

137260

244557

209022

245638

203790

226720

175185

85864

58650

979988

783907

2020/2021

184414

141211

257573

215311

243362

187671

236072

180646

87688

59262

1009109

784101

Variaz. % 2010-2020

+3,65%

+4,61%

+18,25%

+18,33%

-4,70%

-8,18%

-10,77%

-2,57%

-28,46%

-22,86%

-2,81%

+0,07%

Variaz. % 2010-2019

-0,40%

+1,68%

+12,27%

+14,87%

-3,81%

-0,29%

-14,31%

-5,52%

-29,95%

-23,65%

-5,61%

+0,04%

Variaz. % 2019-2020

+4,07%

+2,88%

+5,32%

+3,01%

-0,93%

-7,91%

+4,12%

+3,12%

+2,12%

+1,04%

+2,97%

+0,02%

 

Durante l’emergenza pandemica, quando le iscrizioni sono cresciute del 1,66% rispetto all’anno precedente, le iscritte fanno registrare un  +2,97% e gli iscritti un +0,02%.

Seppure le iscritte durante la pandemia crescono più degli iscritti – o, nel caso delle università del Centro decrescono (-0,93%) meno degli iscritti (-7,91%) – bisogna però notare che nell’intero decennio decrescono più degli iscritti nel totale e, nelle aree ove riscontriamo una crescita delle iscrizioni – vale a dire Nord Est e nord Ovest – aumentano meno degli iscritti. Nelle aree che nel decennio registrano una perdita di iscrizioni, le iscritte decrescono più degli iscritti nel Sud e nelle Isole, mentre decrescono meno degli iscritti al Centro.

 

6. Iscritti per genere, area geografica e tipologia dell’ateneo

Proviamo ora a declinare le dinamiche di crescita e decrescita di iscrizioni nelle università statali, non statali e telematiche anche per genere, oltre che per area geografica.

Cominciamo con l’esaminare la decrescita del totale degli iscritti alle università statali.

 

Tabella 19. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università statali italiane per area geografica e per genere. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università Statali

 

NORD-EST

NORD-OVEST

CENTRO

SUD

ISOLE

TOTALE

Anno Accademico

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

2010/2011

175624

134099

177566

153895

235709

179505

252797

178153

118840

74322

960536

719974

2011/2012

173366

131683

177202

154401

227558

172730

246299

171561

111648

69649

936073

700024

2012/2013

168083

128236

175305

153173

216831

165665

236400

164739

105643

66119

902262

677932

2013/2014

164075

126682

174218

154204

208983

161502

228265

159810

99051

63051

874592

665249

2014/2015

161053

125849

174838

155757

207075

161190

219630

155038

93749

60518

856345

658352

2015/2016

161237

127393

174722

157327

203304

158840

209114

150138

88890

58796

837267

652494

2016/2017

162120

129058

177673

161505

203973

160025

203255

148058

86604

58364

833625

657010

2017/2018

166617

131972

182504

166705

203122

159161

199118

145832

84666

57941

836027

661611

2018/2019

170503

133626

185171

167565

203823

158976

196718

143955

82510

56949

838725

661071

2019/2020

174471

136044

190855

171151

204815

157717

194271

141693

82706

57050

847118

663655

2020/2021

181598

139965

197369

173279

211410

159232

196496

142279

84385

57704

871258

672459

Variaz.% 2010/2020

+3,40%

+4,37%

+11,15%

+12,60%

-10,31%

-11,29%

-22,27%

-20,14%

-28,99%

-22,36%

-9,29%

-6,60%

Variaz.% 2010/2019

-0,66%

+1,45%

+7,48%

+11,21%

-13,11%

-12,14%

-23,15%

-20,47%

-30,41%

-23,24%

-11,81%

-7,82%

Variaz.% 2019/2020

+4,08%

+2,88%

+3,41%

+1,24%

+3,22%

+0,96%

+1,15%

+0,41%

+2,03%

+1,15%

+2,85%

+1,33%

 

Le iscritte alle università statali – che nell’anno accademico 2010/2011 rappresentano il 57,16% degli iscritti alle università statali – sono percentualmente diminuite fino a rappresentare il 56,44% degli iscritti nell’anno accademico 2020/2021

 

Nel Nord Est – dove ci sono solo due piccole università non statali – le cifre differiscono solo lievemente da quelle degli iscritti totali e, con una differenza di punti percentuali nell’ordine di pochi decimali, ritroviamo la tendenza già nota della crescita delle iscrizioni femminili maggiore di quelle maschili durante l’evento pandemico. Tuttavia, dato il valore negativo raggiunto dall’andamento delle iscrizioni femminili dall’anno accademico 2010/11 all’anno accademico 2019/20, nell’intero decennio dobbiamo riscontrare una minor crescita delle iscrizioni femminili.

Nel Nord Ovest, dove a livello aggregato nell’intero decennio gli incrementi di iscrizioni femminili e maschili sembrano nei totali del tutto simili (statali+non statali+telematiche: iscrizioni femminili +18,25%; iscrizioni maschili +18,33%), troviamo un incremento delle iscrizioni maschili alle università statali di oltre un punto superiore (+12,60%) a quelle femminili (+11,15%), pur confermandosi il dato generale del maggiore incremento delle iscrizioni femminile durante la pandemia. La minor crescita delle iscrizioni femminili nell’intero decennio deriva dai precedenti diversi andamenti di crescita delle iscrizioni femminili e maschili: dall’anno accademico 2010/11 all’anno accademico 2019/20 osserviamo un +7,48% di iscritte e un +11,21% di iscritti.

Nelle università statali del Centro, per l’intero decennio iscritte e iscritti decrescono, ma le iscritte decrescono meno degli iscritti. Il decremento delle iscritte alle università statali del Centro è di oltre 5,5 punti percentuali maggiore rispetto al decremento aggregato delle iscritte (statali+non statali+telematiche: -4,70%). Vi è però di notevole che la decrescita aggregata delle iscritte alle università fino all’anno accademico 2019/2020, non ancora influenzato dalla pandemia (–3,81%), è inferiore di oltre 9 punti a quello delle sole iscritte alle università statali (-13,11%). Queste ultime durante la pandemia aumentano di oltre il 3%, mentre il corrispondente dato  aggregato è -0,93%. Nell’intero decennio il decremento degli iscritti alle università statali del Centro (-11,29%) è di oltre 3 punti superiore al dato aggregato (-8,18%). Infine, gli iscritti alle università statali del Centro durante la pandemia, pur aumentando molto meno delle iscritte, crescono dello 0,96% dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2021/2021, mentre il corrispondente dato  aggregato è -7,91%. 

Nelle iscrizioni alle università statali del Sud, per l’intero decennio iscritte e iscritti decrescono in maniera molto rilevante, e le iscritte decrescono più degli iscritti. La tendenza di forte diminuzione delle iscrizioni femminili nell’ultimo decennio, che abbiamo già notato nei dati aggregati (-10,77%), appare rinforzata nelle università statali di oltre 11 punti percentuali. Inoltre, mentre a livello aggregato durante la pandemia le iscrizioni femminili fanno registrare un +4,12%%, dal 2019/2020 al 2020/2021 le iscrizioni femminili alle università statali del Sud crescono soltanto del 1,15%. Le iscrizioni maschili alle università statali del Sud nell’ultimo decennio decrescono di oltre 17 punti percentuali in più rispetto ai dati aggregati (-2,57%). Durante la pandemia a livello aggregato le iscrizioni maschili alle università del Sud (statali+non statali+telematiche) fanno registrare un +3,12%, nelle sole università statali riscontriamo soltanto un +0,41%  dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021.

Discorso diverso si può fare riguardo alle iscrizioni alle università statali delle Isole, dove c’è una sola università non statale. Qui per l’intero decennio iscritte e iscritti decrescono in maniera drammatica, e le iscritte decrescono più degli iscritti di oltre 6 punti. La tendenza di forte diminuzione delle iscrizioni femminili nell’ultimo decennio, che abbiamo già notato nelle Isole nei dati aggregati (-28,46%), appare rinforzata nelle università statali di poco più di mezzo punto percentuale. Durante la pandemia le iscrizioni femminili alle università statali crescono (+2,03%) poco meno che nel dato aggregato (+2,12%). Possiamo viceversa notare che le iscrizioni maschili alle università statali delle Isole nell’ultimo decennio decrescono di circa mezzo punto percentuale in meno rispetto ai dati aggregati (-22,86%). A livello aggregato durante la pandemia le iscrizioni maschili alle università delle Isole fanno registrare un +1,04%, mentre dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/202 nelle sole università statali le iscrizioni maschili crescono del +1,15%.

In conclusione, con l’unica eccezione delle università statali del Centro, nell’ultimo decennio le iscritte alle università statali crescono meno (o decrescono di più) degli iscritti. Inoltre, mentre nei dati aggregati relativi all’intero decennio le iscrizioni femminili segnano un -2,81% e quelle maschili un +0,07%, nelle università statali abbiamo un -9,29% per le iscrizioni femminili e un -6,60% per quelle maschili. Tuttavia, così come nei dati aggregati relativi all’andamento delle iscrizioni durante l’evento pandemico (dove troviamo un +2,97% di iscrizioni femminili e un +0,02% di iscrizioni maschili), anche nelle iscrizioni alle università statali riscontriamo una maggior crescita delle iscrizioni femminili (+2,85% iscritte; +1,33% iscritti dall’anno accademico 2019/2020 all’anno accademico 2020/2021).

 

Osserviamo ora gli andamenti delle iscrizioni alle università non statali nel decennio che va dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021.

 

Tabella 20. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università non statali italiane per area geografica e per genere. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università non  Statali

 

NORD-EST

NORD-OVEST

CENTRO

SUD

ISOLE

TOTALE

Anno Accademico

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

2010/2011

2299

890

37773

24342

10781

7199

9625

2547

3729

2500

64207

37478

2011/2012

1984

846

37005

23980

10822

7230

9250

2363

3631

2521

62692

36940

2012/2013

1900

859

36839

23840

10615

7169

8741

2287

3509

2483

61604

36638

2013/2014

1823

829

36119

23619

10682

7802

8048

2097

3583

2443

60255

36790

2014/2015

1859

899

35936

23679

10697

8045

8069

2067

3601

2357

60162

37047

2015/2016

2072

956

36256

24220

11009

8584

8213

2093

3563

2226

61113

38079

2016/2017

2247

1046

37176

24869

10942

9005

8286

2180

3498

2016

62149

39116

2017/2018

2502

1179

38688

25801

11327

9326

8335

2307

3326

1855

64178

40468

2018/2019

2559

1198

40390

26707

11995

9711

8250

2249

3158

1662

66352

41527

2019/2020

2738

1216

42216

27408

12912

9419

8342

2315

3158

1600

69366

41958

2020/2021

2816

1246

43626

27798

13994

9586

8230

2279

3303

1558

71969

42467

Variaz.% 2010/2020

+22,49%

+40,00%

+15,50%

+14,20%

+29,80%

+33,16%

-14,49%

-10,52%

-11,42%

-37,68%

+12,09%

+13,31%

Variaz.% 2010/2019

+19,10%

+36,63%

+11,76%

+12,60%

+19,77%

+30,84%

-13,33%

-9,11%

-15,31%

-36,00%

+8,03%

+,95%

Variaz.% 2019/2020

+2,85%

+2,47%

+3,34%

+1,42%

+8,38%

+1,77%

-1,34%

-1,56%

+4,59%

-2,63%

+3,75%

+1,21%

 

Le iscritte alle università non statali – che nell’anno accademico 2010/2011 rappresentano il 63,14% degli iscritti – incidono per il 62,89% sul totale degli iscritti nell’anno accademico 2020/2021, in un range  che va da un minimo di 59,35% di iscritte sul totale degli iscritti alle università non statali del Centro a un 78,31% di iscritte sul totale degli iscritti alle università non statali del Sud continentale.

 

Nel Nord Est ci sono solo due piccole università non statali. Qui nell’anno accademico 2010/11 le iscritte rappresentano il 72,09% del totale. Nel decennio preso in esame abbiamo una crescita del 28,10% di iscrizioni. Gli iscritti crescono molto più delle iscritte, tanto che nel 2020/2021 le iscritte rappresentano il 69,33% del totale degli iscritti. Tuttavia, si conferma la tendenza generale di una maggiore crescita (o di minore decrescita) delle iscrizioni femminili durante la pandemia.

Nel Nord Ovest, dove al contrario la presenza di università non statali è piuttosto importante, nell’intero decennio si registra una crescita di iscrizioni alle università non statali del 14,99% (+2,59% durante la pandemia). Invertendo la tendenza in atto fino all’anno accademico 2019/2020, gli incrementi totali delle iscrizioni femminili sono maggiori di quelli delle maschili, proprio in grazia del fatto che le iscrizioni femminili sono maggiori (+3,34%) di quelle maschili  (+1,42%) durante la pandemia.

Nelle università non statali del Centro, per l’intero decennio iscritte e iscritti crescono (+31,15%%), ma le iscritte (+29,80%) crescono meno degli iscritti (+33,16%). Tuttavia, durante la pandemia gli iscritti crescono del +1,77%, le iscritte aumentano in maniera molto più consistente (+8,38%).

Nelle iscrizioni alle università non statali del Sud, per l’intero decennio iscritte e iscritti decrescono in maniera molto rilevante, e le iscritte (-14,49%) decrescono più degli iscritti (-10,52%), anche se durante la pandemia le iscrizioni femminili alle università non statali (-1,34%) decrescono meno di quelle maschili (-1,56%).

Nelle Isole, dove c’è una sola università non statale, iscritte e iscritti decrescono (-21,96%), ma – a differenza di quanto accade nelle università statali – le iscritte decrescono molto meno (-11,42%) degli iscritti (-37,68%) e – a differenza di questi ultimi, che continuano a diminuire durante la pandemia – nell’ultimo anno totalizzano un incremento (+4,59%).

 

In conclusione, a eccezione delle università non statali del Nord Ovest e delle Isole, nell’ultimo decennio le iscritte alle università non statali crescono meno (o decrescono di più) degli iscritti. Si conferma tuttavia la tendenza già osservata nei dati aggregati e nelle università statali a un maggior aumento (o minor decremento) delle iscrizioni femminili rispetto a quelle maschili durante la pandemia.

 

Osserviamo ora gli andamenti delle iscrizioni alle università telematiche nel decennio che va dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021.

 

Tabella 21. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali nelle università telematiche italiane per area geografica e per genere. Valori assoluti e variazioni percentuali. Anni accademici 2010/2011-2020/2021. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.

 

Università Telematiche

 

NORD-OVEST

CENTRO

SUD

TOTALE

Anno Accademico

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

Iscritte

Iscritti

2010/2011

2485

3726

8866

17687

2147

4712

13498

26125

2011/2012

2889

3862

10224

18702

1783

2740

14896

25304

2012/2013

2758

3395

12267

21378

2177

3355

17202

28128

2013/2014

3134

3590

13559

22161

3407

6344

20100

32095

2014/2015

3687

3977

14088

21165

4234

7404

22009

32546

2015/2016

3850

4013

16485

24051

5321

8820

25656

36884

2016/2017

4512

4579

18963

27071

7722

13444

31197

45094

2017/2018

5702

5680

20841

29561

12053

18703

38596

53944

2018/2019

8006

7652

24382

33591

16985

23825

49373

65068

2019/2020

11486

10463

27911

36654

24107

31177

63504

78294

2020/2021

16578

14234

17958

18853

31346

36088

65882

69175

Variaz.% 2010/2020

+567,12%

+282,02%

+102,55%

+6,59%

+1359,99%

+665,87%

+388,09%

+164,78%

Variaz.% 2010/2019

+362,21%

+180,81%

+214,81%

+107,24%

+1022,82%

+561,65%

+370,47%

+199,69%

Variaz.% 2019/2020

+44,33%

+36,04%

-35,66%

-48,56%

+30,03%

+15,75%

+3,74%

-11,65%

 

Le iscritte alle università telematiche  – che nell’anno accademico 2010/2011 rappresentano il 34,07% degli iscritti totali – incidono per il 48,78% sul totale degli iscritti nell’anno accademico 2020/2021.

 

Nel Nord Ovest, dove c’è una sola università telematica, nell’intero decennio si registra una crescita di 396,09% (+40,38% durante la pandemia).

Gli incrementi i delle iscrizioni femminili sono molto maggiori di quelli delle maschili, sia nell’intero decennio che durante la pandemia.

Nelle università telematiche del Centro, fino all’anno accademico 2019/2020 le iscritte crescono più del doppio degli iscritti e durante la pandemia decrescono meno degli iscritti, così che nell’intero decennio l’incremento totale delle iscrizioni alle università telematiche del Centro (38,63%) può essere ascritto per la maggior parte alla variazione positiva delle iscritte.

Nelle iscrizioni alle università telematiche del Sud, per l’intero decennio iscritte e iscritti crescono in maniera molto rilevante, e le iscritte crescono più degli iscritti. Analogamente, durante la pandemia le iscrizioni femminili alle università telematiche crescono quasi il doppio di quelle maschili.

Infine, poiché la collocazione geografica di una università telematica è relativa soltanto alla sede legale – mentre gli iscritti possono essere fisicamente collocati in ogni parte del mondo dotata di connessione veloce – ci pare opportuno soffermarci sui totali. Nel decennio preso in esame, fino a prima della pandemia – dall’anno accademico 2010/11 all’anno accademico 2019/20 – le iscrizioni femminili crescono quasi il doppio (+370,47%) di quelle maschili (+199,69%). Nell’anno della pandemia, mentre le iscrizioni maschili decrescono (-11,65%), quelle femminili crescono, sia pur di poco rispetto al tasso di crescita annua raggiunto fino al 2019/2020 (+3,74%).

Negli ultimi dieci anni, dunque, la grande crescita di iscritti alle università telematiche appare sostenuta principalmente dalle iscrizioni femminili.

 

Se scorporiamo le iscrizioni alle università statali e non statali “in presenza” da quelle alle università telematiche, notiamo che nell’intero decennio il decremento delle iscrizioni femminili alle università statali e non statali “in presenza” è dell’-7,95% e quello delle maschili del -5,61% (mentre nei dati dell’intero sistema universitario le iscritte registrano un -2,81% e gli iscritti un -0,07%.

A maggior ragione lo scorporo delle iscrizioni alle università telematiche influisce sugli andamenti delle aree geografiche, ovviamente di quelle dove le università telematiche hanno la loro sede legale. Negli andamenti delle iscrizioni per genere in queste aree geografiche, la “femminilizzazione” delle università telematiche gioca un ruolo rilevante.

Nel Nord Ovest – dove per l’intero sistema universitario la crescita degli iscritti e delle iscritte nell’intero decennio sembra divergere di pochissimo (+18,25% le iscritte; +18,33% gli iscritti) – se consideriamo le sole università statali e non statali “in presenza” non solo la crescita totale degli iscritti appare più contenuta (+12,32% le sole statali e non statali “in presenza” vs +18,28% del totale),  ma le iscritte crescono meno degli iscritti (nelle sole statali e non statali “in presenza”: +11,91% le iscritte e +12,81% gli iscritti).

Le iscrizioni alle università del Sud continentale nel loro insieme decrescono (-7,39%) a livello aggregato, ma le sole università statali e non statali “in presenza” decrescono del -21,18%, e mentre nei dati aggregati registriamo -10,77% iscritte e -2,57% iscritti, nei dati relativi alle sole università “in presenza” del Sud  le iscrizioni femminili (-21,99%) decrescono in misura solo lievemente maggiore di quelle maschili (-20%).

Anche le iscrizioni alle università del Centro nel loro insieme decrescono (-6,25%). Come nel Sud continentale i dati aggregati presentano una decrescita minore di quelli relativi alle sole università statali e non statali “in presenza”  (-9%). Diversamente, però, da quanto riscontriamo nelle università “in presenza” del Sud continentale, nelle università “in presenza” del Centro le iscrizioni femminili (-8,55%) decrescono meno di quelle maschili (-9,58%).

 

Conclusioni

Dati soggetti a revisioni continue come quelli relativi agli iscritti scoraggiano dal formulare conclusioni troppo nette e definitive. Tuttavia, confrontando le tabelle ottenute elaborando i dati scaricati a novembre e a luglio 2021 con quelle ottenute elaborando i dati scaricati nel novembre 2020 (sulle differenze fra questi dati, cfr. il nostro documento I dati sugli iscritti nel Portale dei dati dell’Istruzione superiore), pur nelle significative differenze fra i numeri, alcuni dei trend individuati risultano confermati.

In conclusione, come molto spesso abbiamo già osservato (cfr. 2008-2020. Rapporto sull’università italiana), anche l’esame degli andamenti delle iscrizioni nel decennio dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 restituisce l’immagine di un sistema segnato da differenze profonde e da veri e propri squilibri.

Si confermano infatti andamenti differenziati – per genere, area geografica, tipologia e dimensione degli atenei – nelle iscrizioni alle università italiane.

Nell’ultimo decennio gli iscritti alle università italiane sono diminuiti dell’1,57% ma, distinguendo fra università statali e non statali e, fra queste ultime, considerando separatamente le università telematiche, possiamo notare che le variazioni degli iscritti dal 2010/2011 al 2021/2020 sono, inoltre, così ripartite: -8,14% nelle università statali; +12,54% nelle università non statali; +240,86% nelle università telematiche. Dunque la decrescita delle iscrizioni riguarda – come già notato nel nostro 2008-2020. Rapporto sull’università italiana – il solo sistema universitario statale e, all’interno di esso, si declina in crescite di diversa entità di iscritti alle università del Nord-Est (+3,82%) e del Nord-Ovest (+11,82%) e in diminuzioni diversamente marcate nelle università del Centro (-10,73%), del Sud (-21,39%) e delle Isole (-26,44%).

La diminuzione delle iscrizioni al Sud e nelle Isole si conferma anche negli andamenti delle iscrizioni alle università non statali, che crescono nel loro complesso e tuttavia, osservando gli andamenti nelle aree geografiche, crescono soltanto nelle università non statali del Nord-Est (+27,38%), del Nord-Ovest (+14,99%) e del Centro (+31,15%), mentre decrescono molto considerevolmente nelle università del Sud (-13,66%) e delle Isole (-21,96%).

Va però sottolineato che gli andamenti registrati fino a prima della pandemia – dall’anno accademico 2010/2011 al 2019/2020 – sono -10,10% iscritti alle università statali; +9,48% alle università non statali; +257,87% alle università telematiche; per un totale di -3,18% iscritti alle università italiane.[6]

Durante la pandemia COVID-19 notiamo, quindi, un aumento delle iscrizioni (+1,66%) e il primo calo di iscritti alle università telematiche nel decennio (-4,75%). L’aumento delle iscrizioni riguarda dunque solo le università statali (+2,18%) e non statali (+2,80%).

Questo recupero di iscritti delle università statali e non statali “in presenza” – sia pur avvenuto in un momento in cui la didattica era erogata “a distanza” e forse ascrivibile proprio a questa circostanza – riguarda tutte le aree geografiche, fatta eccezione per le università non statali del Sud e delle Isole.

Distinguendo ancora oltre che per le diverse tipologie di università anche per la loro grandezza, nell’andamento delle iscrizioni delle università statali abbiamo riscontrato una particolare sofferenza delle Piccole università. Viceversa, nell’andamento delle iscrizioni delle università non statali abbiamo riscontrato nelle Piccole università andamenti in generale molto positivi, con l’eccezione dell’unica università non statale delle Isole.

Nel decennio considerato le iscrizioni decrescono diversamente anche per genere. Dall’anno accademico 2010/11 al 2020/21, le variazioni degli iscritti sono: -2,81% le iscritte; +0,07% gli iscritti.

Tuttavia la variazione percentuale delle iscrizioni non ancora influenzate dalla pandemia – dall’anno accademico 2010/11 al 2019/20 – risulta essere: -5,61% iscritte e +0,04% iscritti (totale -3,18%).[7] Durante la pandemia, le iscritte sono dunque aumentate più degli iscritti (o, nel caso delle università delle università telematiche con sede legale al Centro, sono diminuite meno degli iscritti).

Infine, negli andamenti delle iscrizioni per genere va considerata la “femminilizzazione” delle università telematiche, le cui iscritte nell’anno accademico 2010/2011 rappresentano il 34,07% degli iscritti alle università telematiche, mentre incidono per il 48,78% sul totale dell’anno accademico 2020/2021. Nell’intero decennio preso in considerazione, scorporando le iscrizioni alle università telematiche possiamo osservare che nelle sole università statali e non statali “in presenza” la differenza di decrescita delle iscritte (-7,95%) rispetto a quella degli iscritti (-5,61%) appare maggiore di oltre due punti percentuali di quella calcolata sui dati aggregati, ma la decrescita delle iscrizioni maschili è di oltre 5,5 punti percentuali maggiore di quella calcolata sui dati aggregati (statali+non statali+telematiche: iscritte -2,81%; iscritti +0,07%).

 

           

 

 


[1]

[2] In effetti, questi file sono stati scaricati agli inizi di luglio e non dopo il 31, data in cui di solito i dati validati sono pubblicati. Tuttavia, la loro pubblicazione ci ha fatto pensare a una accelerazione delle procedure. I dati, per quanto in modalità “provvisoria” dovrebbero essere inseriti, infatti, solo una volta validati. In ogni caso, come abbiamo specificato nel testo, le discrepanze nei dati riguardano non solo l’anno accademico 2020/2021 – che, mentre scriviamo, non è ancora concluso – ma tutti gli anni accademici dal 2010/2011 in poi.

[3] Numero di studenti che si sono iscritti per anno accademico di immatricolazione – serie storica a partire dall’anno accademico 1998/99. Questa serie ha sostituito quella utilizzata nel nostro 2008 – 2020. Rapporto sull’università italiana dove le variazioni percentuali dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2019/2020 erano: iscritte -6,67%; iscritti -2,05%; totale -4,68%. Questa serie ha anche sostituito quella contenuta nel file omonimo scaricato a luglio, in cui le variazioni percentuali dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2019/2020 erano: iscritte -5,82%       ; iscritti -0,34%; totale -3,46% e le  variazioni percentuali dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2020/2021 erano: iscritte -5,72%; iscritti -4,00%; totale -4,98%.

[4] Questi i dati ottenuti usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11  scaricato nel novembre 2021 dal  Portale dei dati dell’istruzione superiore. Usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 scaricato nel luglio 2021, e non più disponibile nel Portale, i dati corrispondenti risultano: -5,82% iscritte e -0,34% iscritti (totale -3,46%). Infine, usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 scaricato nel novembre 2020, e non più disponibile nel Portale, i dati corrispondenti risultano -6,67% iscritte, -2,05% iscritti, per un decremento totale di iscrizioni del -4,68% (cfr. Gli iscritti nel nostro Rapporto).

[6] Questi i dati ottenuti usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11  scaricato nel novembre 2021 dal  Portale dei dati dell’istruzione superiore. Usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 scaricato nel luglio 2021 e non più disponibile nel Portale, i dati corrispondenti risultano: -10,11% iscritti alle università statali; +9,46% alle università non statali; +245,26% alle università telematiche; per un totale di -3,46% iscritti alle università italiane. Usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 scaricato nel novembre 2020, e non più disponibile nel Portale, i dati corrispondenti risultano -9,66% iscritti alle università statali, +9,66% iscritti alle università non statali, +168,78% iscritti alle telematiche, per un decremento totale di iscritti di -4,68% (cfr. Gli iscritti nel nostro Rapporto).

[7] Questi i dati ottenuti usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11  scaricato nel novembre 2021 dal  Portale dei dati dell’istruzione superiore. Usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 scaricato nel luglio 2021 , i dati corrispondenti risultano : -5,82% iscritte e -0,34% iscritti, per un decremento totale di iscrizioni del -3,46%. Usando il file Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11 scaricato nel novembre 2020, e non più disponibile nel Portale, i dati corrispondenti risultano -6,67% iscritte, -2,05% iscritti, per un decremento totale di iscrizioni del -4,68% (cfr. Gli iscritti nel nostro Rapporto).

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